Salvini taglia i soldi all’accoglienza, mago di Riace fa lo sciopero della fame

Vox
Condividi!

Non so chi di voi conosca Mimmo Lucano. E’ il sindaco di Riace, noto anche come ‘Mago di Riace’, perché accusato di avere fatto sparire 1 milione di euro destinati all’accoglienza.

VERIFICA LA NOTIZIA

“Qualche anno fa – racconta il sindaco al blogger del FattoQuotidiano – con un mio amico avevamo realizzato un’opera teatrale immaginando che un giorno Riace, ormai spopolata, sarebbe tornata a vivere grazie a qualcuno che arrivava dal mare”. L’incubo si è fatto realtà. Con i soldi degli italiani, utilizzati per trasferire centinaia di richiedenti asilo traghettati in Italia dalle Ong in questo piccolo centro calabrese.

Ma poi è arrivato Salvini. E allora il business di Mimmo, il Mago di Riace, è entrato in crisi.

Così ieri mattina Mimmo si è svegliato, ha preso la sua fascia e l’ha appesa letteralmente al muro iniziando uno sciopero della fame. Accanto ha appeso uno striscione “Digiuno di giustizia”.

L’ingiustizia, secondo lui, sarebbero i tagli di Salvini al suo business dell’accoglienza.

Vox

Ha poi preso un cartellone e ha scritto le deliranti ragioni della sua protesta: “Contro le ingiustizie che stiamo subendo come comunità di accoglienza. Riace è stata esclusa dal saldo luglio-dicembre 2017 (circa 650 mila euro) e per il 2018 non è compresa tra gli enti beneficiari del finanziamento del primo semestre, nonostante tutte le attività siano state svolte e nessuna comunicazione è pervenuta alla chiusura del progetto. E’ stato quindi accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati. Da aggiungere a questa incredibile situazione la vicenda dei Cas. Da settembre 2016 il Prefetto di Reggio Calabria con vari assurdi prestiti si è rifiutato e ancora si rifiuta di saldare il dovuto. Stiamo raggiungendo il punto di non ritorno. Se non ci sarà l’assegnazione programmata non solo finirà l’esperienza di Riace ma saranno in strada 165 rifugiati, 50 bambini, circa 80 operatori. Numerosi attività commerciali che hanno fornito beni, prevalentemente alimentari, da più di un anno non si vedono pagato il credito accumulato. L’economia di tutta la comunità, modello mondiale di accoglienza e integrazione, crollerà sotto un cumulo di macerie”.

Insomma. I suoi migranti non sono una risorsa per la cittadina. Lo diventano solo perché pagano i contribuenti. E lui vuole che continuino a pagare. Perché, altrimenti, è una ingiustizia.

Per far fronte ai ritardi nei pagamenti Mimmo Lucano ha inventato anche una sorta di moneta fasulla, dei bonus che permettono ai suoi migranti di spendere anticipatamente i “soldi” che vengono poi recuperati dagli esercenti quando arrivano alle cooperative che gestiscono l’accoglienza. Soldi vostri. Perché tutto il sistema di Riace – e di altre realtà ‘modello’ – si regge sui soldi delle vostre tasse. Soldi che potrebbero essere usati per aumentare le pensioni minime ai nostri anziani. Ai nostri disabili.

Matteo Salvini in un video divenuto virale sui social network annunciando una sua imminente visita nella Locride ha ridicolizzato Mimmo Lucano dicendo che “è uno zero”. Poco importa. Lucano sarà anche uno zero, ma il buco di bilancio del suo Comune, causato dalla sua folle idea di sostituzione etnica, è molto sotto lo zero. Un milione di euro sotto lo zero.