Mentre il Pd pensa alle uova, Salvini pensa agli italiani. Anche a quelli che ancora non sono nati. E dopo avere svuotato i barconi, vuole riempire le culle: di italiani.
“Un paese che non fa figli è destinato a morire. Noi abbiamo creato un ministero della Famiglia per lavorare su fertilità, asili nido e aiuti fiscali per le famiglie”, aveva detto ieri in una intervista a tutto campo con il Sunday Times.
Di fatto ha annunciato un pacchetto di misure a sostegno della famiglia e un piano nascite che aiuti gli italiani a fare figli: dagli asili gratis per gli italiani al taglio delle tasse per le mamme. Come scritto nel contratto firmato con i cinquestelle.
“Al termine del nostro mandato – ha spiegato il ministro dell’Interno – il nostro governo verrà giudicato soprattutto sul numero dei nuovi nati piuttosto che sul debito pubblico”.
“Perché un paese che non fa figli è destinato a morire”.
Il piano nascite prevede l’aumento dell’indennità di maternità, premi economici per le donne che a maternità conclusa rientrano al lavoro, sgravi contributivi per le imprese che tutelano le madri dopo la nascita dei figli e agevolazioni economiche per le famiglie (rimborsi per asili nido e baby sitter e azzeramento dell’Iva sui prodotti neonatali e per l’infanzia come i pannolini).
“Il nostro governo verrà giudicato soprattutto sul numero dei nuovi nati piuttosto che sul debito pubblico”, aveva detto ieri Salvini.
L’importante è che il piano sia concepito per gli italiani, altrimenti, se generale, rischiamo l’effetto Francia. Dove le nascite hanno fatto boom, ma quelle sbagliate.
E’ infatti molto complicato stimolare la crescita demografica autoctona in una società che ospita immigrati. Soprattutto se fa parte della Ue che ti vieta di ‘favorire i tuoi’.