“Allah è grande, Maometto è il suo profeta”. Un africano stava recitando la preghiera nella sua stanza, all’interno dell’hotel profughi in località monti di Eboli.
L’immigrato era nella caratteristica posa a culo all’aria sul tappeto, con le mani e il volto rivolti alla Mecca, quando un connazionale è entrato e spalancando l’uscio lo ha colpito.
Ne è scaturita una lite, con esclamazioni incomprensibili anche per i mediatori culturali. Che non sono più riusciti a mediare.
Ad avere la peggio è stato il profugo africano entrato nella stanza in tutta fretta, che è stato raggiunto al muso da una sprangata. Con il muso sanguinante si è precipitato all’ospedale.
Al pronto soccorso l’africano è stato medicato e ricucito. Ai sanitari di turno avrebbe raccontato di essere già stato aggredito in passato. “Questa volta vado dai carabinieri e presento una denuncia” ha dichiarato.
Il profugo in preghiera, con la mazza di ferro accanto la porta, rischia ora una denuncia penale che potrebbe bloccargli l’iter per l’asilo politico. ‘Potrebbe’.