Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente della Rai. Ringrazio di cuore per la fiducia.
Mi impegnerò con passione e onestà intellettuale per dare lustro alla Rai e onorare un servizio pubblico davvero vicino ai cittadini italiani. pic.twitter.com/149SnktIR0— Marcello Foa (@MarcelloFoa) July 27, 2018
“Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente della Rai, che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore. Grazie di cuore al Gruppo Corriere del Ticino per questi splendidi anni trascorsi assieme. È stato un onore, lascio con commozione una squadra meravigliosa”.
Queste le parole del neopresidente del servizio pubblico, scritte su facebook poco dopo la sua nomina.
Subito è scattato il linciaggio dei media di distrazione di massa – di cui è nemico giurato -, dei politicanti del PD e dei maitre a penser al soldo del Sistema. E’ quindi la scelta giusta.
Un solo pensiero: grazie!
Posted by Marcello Foa on Friday, July 27, 2018
L’accusa più ‘grave’ che muovono al nuovo presidente Rai è quella di avere condiviso su Twitter le inchieste di Francesca Totolo, da alcuni giorni al centro del linciaggio mediatico per avere svelato le magagne delle Ong.
Il povero Orfini del PD, noto per i suoi rapporti con Buzzi, ancora inconsapevole di non contare più nulla, ne ha chiesto le dimissioni ancora prima dell’incarico:
Cari Salvini e Di Maio, ma questo #MarcelloFoa lo fate rinunciare oggi o dobbiamo aspettare un paio di giorni?
— orfini (@orfini) 27 luglio 2018
Non l’hanno capito: il 4 marzo è stata una rivoluzione. Non è stato un semplice cambio di governo. Prima ve lo mettete in testa e prima dormirete meglio.
Presto in Rai arriverà Francesca Totolo in prima serata a chiedere conto di chi sono i finanziatori occulti delle Ong. E voi non potrete farci nulla.
Mi compiaccio e complimento con una persona che ho imparato ad apprezzare nelle sue interviste/conferenze su youtube.
Mandi