Vergogna Mattarella, invoca sdegno per Rom ferita: non disse nulla su Pamela

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Un uomo senza vergogna. Che guadagna centinaia di migliaia di euro dai contribuenti, per dire una sciocchezza dietro l’altra.

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Non disse una parola, quando la piccola Pamela venne fatta a pezzi dai suoi protetti, quei finti profughi africani per i quali trattiene a stento un orgasmo politico. E ora, per uno sparo casuale che ha colpito una piccola zingara, eccolo strillare come una comare.

«Mi ha colpito un fatto di cronaca di questi giorni. L’Italia non può somigliare al far west dove un tale compra un fucile e spara dal balcone colpendo una bambina di un anno rovinandole la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione».

Queste le parole del presidente abusivo della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione Stampa parlamentare, facendo riferimento alla rom ferita nei giorni scorsi a Roma da una pallottola partita per errore da un fucile ad aria compressa.

Non disse nulla per un brutale omicidio di una ragazzina italiana. Non disse nulla nemmeno quando i suoi amichetti zingari uccisero il povero Duccio:

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Gli zingari che hanno ucciso Duccio vivono in case popolari!

Ma ora invoca sdegno per un colpo accidentale che ha colpito una risorsa.

E’ evidente che questo personaggio sta dalla parte degli altri. Mattarella è un residuato bellico della Prima Repubblica. Perché dobbiamo mantenerlo a scrocco nel lusso del Qurinale? Si faccia mantenere dai suoi Rom. Dai suoi immigrati.

Poi ha chiesto anche la censura del web: «Siamo tutti consapevoli che vi sono usi distorti e talvolta allarmanti del web», ha detto, «appaiono segni astiosi, toni da rissa che rischiano di seminare nella società i bacilli della divisione, del pregiudizio, della preconcetta ostilità che puntano a sottoporre i nostri concittadini tensione continua. Sta a chi opera nelle istituzioni politiche ma anche a chi opera nel giornalismo a non farsi contagiare da questo virus ma contrastarlo, farne percepire a tutti i cittadini il grave danno che ne deriva per la convivenza e per ciascuno».

Non decidi tu cosa gli italiani scrivono su internet. La pacchia è finita anche per te.