Salvini blocca i fondi agli hotel dei profughi, PD protesta

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Quella rete di hotel per profughi definita ‘SPRAR’: Salvini ha congelato il miliardo già stanziato da Minniti

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“La volontà del ministro dell’Interno sul fronte dell’accoglienza dei migranti è chiara: tenere il Paese in un perenne stato di emergenza per proseguire una campagna elettorale senza fine. Questa scelta però danneggia fortemente i comuni italiani”: Elena Carnevali denuncia così alla riposta che Matteo Salvini ha dato alla sua interrogazione urgente sulla mancata pubblicazione delle graduatorie dei progetti Sprar, il famigerato piano di colonizzazione del territorio varato dal PD.

Per la deputata bergamasca del Partito Democratico “il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, seppur attivato su base volontaria dei comuni italiani, ha mostrato che l’accoglienza diffusa è efficace nell’integrazione dei migranti arrivati nel nostro paese, oltre ad essere un valido aiuto al superamento dei Centri di Accoglienza Straordinari (i Cas) i quali troppo spesso, agendo sotto la spinta dell’emergenza, hanno creato disagi e speculazioni”.

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La pubblicazione delle graduatorie era attesa per l’1 luglio ma è stata bloccata, facendo scattare il campanello d’allarme: “Così si danneggiano gli enti locali, che troverebbero ristoro nell’arrivo dei finanziamenti potendo continuare a portare avanti i progetti Sprar da loro proposti e mirati all’accoglienza diffusa dei migranti. Il comune di Bergamo, per esempio, ha presentato la domanda per l’ampliamento del progetto (da 38 a 110 posti) legato a richiedenti asilo adulti che hanno ottenuto un titolo di protezione, e un nuovissimo progetto (il primo in provincia e uno dei pochi in Lombardia) sui minori per 30 posti. Si tratta di quasi 1 milione di euro (400 mila euro per gli adulti e 500 mila per i minori): deve essere chiaro che la politica portata avanti da Salvini sta mettendo a rischio l’arrivo di una somma tanto importante sul territorio”.

Rispondono i parlamentari bergamaschi della Lega Daniele Belotti e Simona Pergreffi, che difendono l’operato del ministro dell’Interno: “La pacchia è finita aveva detto Matteo Salvini e ora per tutti coloro che si stanno riempiendo le tasche con l’accoglienza si mettano l’anima in pace perchè l’aria è davvero cambiata. Carnevali si lamenta che Salvini sta ritardando la spesa di ben un miliardo e 200 milioni destinati a pagare il sistema dello Sprar, ovvero l’accoglienza diffusa dei profughi (pochi veri, tantissimi finti) in alloggi sparsi nei vari comuni che ne hanno fatto richiesta? Bene, è ormai palese che alla deputata del Pd piace vedere spesi centinaia di milioni di euro per pagare gli affitti, molto spesso a speculatori senza scrupoli, e assistenza per ospitare pseudo profughi piuttosto che dare la casa e aiuti agli italiani in estrema difficoltà”.

“La pacchia è finita e i sindaci del Pd, Gori in primis, che hanno preferito dare precedenza ai finti profughi piuttosto che ai propri concittadini ora non si mettano a piangere: se vogliono alimentare ancora il gigantesco business dell’accoglienza lo facciano prelevando i fondi dal proprio bilancio comunale rispondendo così direttamente ai propri cittadini a maggior ragione se, come ha fatto la giunta a Gori a Bergamo, si vanta di voler destinare un milione di euro per questi costosissimi progetti destinati ai migranti e a chi gestisce la loro ospitalità. La Lega continuerà sempre più decisa la sua battaglia contro l’affarismo dell’accoglienza”.