Grecia brucia, mancano i mezzi grazie alla Ue: dove sono le Ong?

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Già 74 morti e centinaia di feriti. Ma il numero delle vittime è tragicamente destinato ad aumentare.

I vigili del fuoco greci, che già in Italia non vivono nel lusso, sono senza tute antincendio e con oltre un quarto degli automezzi inutilizzabili per i tagli alla spesa pubblica imposti dalla famigerata troika Ue-Fmi-Banca Mondiale.

Gli effetti dell’Euro e dell’appartenenza alla UE prendono forme imprevedibili. Come il corpo carbonizzato di decine di cittadini greci e turisti.

Ma, come hanno spiegato i media di distrazione di massa nelle scorse settimane, e come hanno ribadito i Cottarelli e gli altri killer finanziari, l’austerità ha salvato la Grecia.

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No, ha salvato le banche tedesche che detenevano il debito greco, e sarebbero andate gambe all’aria con il default: non è mai il debitore a dovere temere il default, sempre il creditore. E che sarebbero andate gambe all’aria anche con l’uscita dall’Euro della Grecia, perché i loro asset si sarebbero svalutati (ovvero si sarebbero adeguati alla realtà).

Invece la Ue ha imposto il ‘salvataggio’, costringendo i contribuenti europei (compresi quelli italiani) a ricomprare il debito greco dalle banche tedesche.

E per punizione, imposto un’austerità che brucia ai cittadini greci.

Che adesso avrebbero bisogno delle navi delle ong, visto che a centinaia si sono rifugiati in attesa di soccorsi lungo le spiagge. Dietro le fiamme:

Ma le ong vengono pagate per traghettare clandestini in Europa, non cittadini europei verso la salvezza.