Rimini, il PD trova lavoro a 30 africani: italiani snobbati

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“Stiamo puntando in particolare sullo sviluppo dei percorsi di inserimento lavorativo”, ha detto il vicesindaco di Rimini, la piddina Gloria Lisi.

E sono diversi coloro che hanno già trovato un lavoro grazie all’amministrazione PD. Dei 40 maggiorenni inseriti nel progetto Sprar del Comune di Rimini, in 30 hanno avviato un percorso lavorativo in aziende del territorio al posto di giovani locali.

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I sedicenti profughi, tutti maschi africani in fuga dalla guerra in Siria, hanno fatto prima tirocini retribuiti facendosi conoscere dagli imprenditori locali per il loro basso costo del lavoro (visto che vitto e alloggio lo pagano gli italiani) e in alcuni casi si è passati a contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Molti coloro impegnati nella ristorazione per la stagione estiva lavorano tra Rimini e Riccione.

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“Giocano a calcio nelle squadre di quartiere, instaurano rapporti con i colleghi, vogliono creare una famiglia nella nostra città. Promuovere fino in fondo questa reale integrazione – conclude il vicesindaco – significa gestire il fenomeno dell’immigrazione”.

No, significa favorire l’invasione. E voi del PD la pagherete cara. In termini elettorali. Per ora. Un giorno sarete processati come collaborazionisti.

Ma è tempo che il ministro dell’Interno intervenga in questo scempio.