Fico come Boldrini: “Punire chi non vuole migranti”

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Qualcuno ci dovrebbe spiegare perché un politico europeo sano di mente dovrebbe accettare di ‘accogliere’ dei clandestini ‘soccorsi’ da una nave inglese e una italiana tra Malta e la Sicilia.

Salvini ha fatto bene a chiedere ‘solidarietà europea’, contando sulla presenza di una folta schiera di cuckold tra i governati dei Paesi Ue, ed è riuscito a liberarci di ben 320 clandestini su 450. Tutto, ovviamente, con la prospettiva di respingere in Libia quelli di eventuali altri barconi.

Ma ci sono anche governanti che non vogliono trasformare le proprie città in dependance di Lagos: «L’unica soluzione alla crisi migratoria – ha detto ieri il presidente della Repubblica Ceca – è il modello australiano, cioè non permettere lo sbarco dei migranti in Europa e restituendo le navi da cui sono salpate. Dobbiamo inviare un chiaro segnale che l’immigrazione clandestina è finita e che l’Unione europea è pronta a restituire immediatamente i migranti irregolari».

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A lui ha tenuto a rispondere il presidente della Camera Roberto Fico: «La strada per l’inferno – ha scritto Fico – è non saper accogliere tutti insieme in un’ottica di solidarietà. Ribadisco che chi non accetta quote va sanzionato pesantemente».

Detto da un personaggio che in una città piena di disoccupati come Napoli è riuscito ad assumere come colf – in nero – un clandestino, è interessante.

Poi si è lanciato in una tipica tirata presa dal peggiore spartito boldriniano: “Non possiamo mettere muri alla Trump. Tutti i migranti che arrivano sulle navi devono essere tutelati al 100% come è stato fatto, però bisogna essere duri con l’Europa”. “I flussi migratori ci saranno sempre, non possono essere fermati – ha aggiunto – ma dobbiamo gestire questi flussi migratori, lottando contro la schiavitù, contro la tratta, perché comunque dall’Africa del sud arrivano e c’è una rete di criminalità che porta queste persone fino alla Libia”.

Fico è un problema. Relativo. Ma pur sempre un problema.