Magistrati rossi difendono i clandestini della Diciotti

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I magistrati rossi difendono i clandestini. Non è una novità. VERIFICA LA NOTIZIA[/caption]>

Dopo il dirottamento violento della Vos Thalassa, il ministro dell’Interno avrebbe voluto vedere i clandestini scendere con le manette dalla Diciotti e per alcuni giorni, fino alla improvvida telefonata di Mattarella a Conte, non ha autorizzato lo sbarco.

Stamattina Salvini si è detto “rammaricato” per la totale inazione della Procura di Trapani (peccato non fosse quella di Catania, dove c’è Zuccaro): “Sono loro che si stanno assumendo questa responsabilità”, dice il capo del Viminale, ricordando che “in altri casi analoghi erano state compiute scelte diverse”.

“Se vogliamo dirla tutta – aveva proseguito il ministro-, se i magistrati pensano che a bordo non sia successo nulla, allora smentiscono il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la guardia costiera che da lui dipende e che aveva parlato di rivolta: io a quello ero fermo. E gli elementi in mio possesso confermano altro. Se adesso è cambiato qualcosa…”.

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Per la polizia salita a bordo della Diciotti un ghanese e un sudanese sarebbero i capi della rivolta e ci sarebbe “documentazione fotografica” contro i due scafisti.

“Seguiamo con grande attenzione i possibili risvolti giudiziari connessi alla vicenda della nave Diciotti – attacca il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Miniscie – chiediamo che il lavoro dei magistrati della Procura di Trapani venga lasciato proseguire senza interferenze. Per questo motivo ogni richiesta di adozione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, da chiunque provenga, risulta ingiustificata e non in linea con i principi di autonomia e indipendenza fissati dalla Costituzione, cui tutti devono attenersi”.

Per il magistrato rosso Davigo, neo nominato dai suoi accoliti al CSM, Salvini non è autorizzato a “dare ordini” alla magistratura. “La Costituzione della Repubblica riserva le decisioni sulla libertà personale all’Autorità giudiziaria, anche per convalida degli arresti. Escludo che un ministro possa dare ordini alla magistratura”.

Il fatto è, caro Davigo, che la magistratura dovrebbe arrestare i delinquenti senza bisogno di ordini da Salvini. Il problema non sono le richieste del ministro, il problema siete voi che non arrestate i delinquenti d’importazione. Perché siete ideologicamente dalla parte sbagliata.




Un pensiero su “Magistrati rossi difendono i clandestini della Diciotti”

  1. Già il fatto che il ministro Toninelli non abbia nulla da ridire rende chiara la sua complicità in questo sbarco.
    Stanno gettando pian piano la maschera: sono tutti contro Salvini ed il popolo italiano.
    Persino i 5stelle si dimostrano proni ai poteri forti e remano contro il Viminale. Hanno fatto i finti alleati per un po’. Ora si vedono scesi nei sondaggi in favore della Lega e quindi l’alleanza gli va stretta ed allo stesso tempo credono che Salvini non riuscirebbe più a ripresentarsi alle elezioni con una campagna elettorale efficace, dati gli attacchi alle casse leghiste perpetrati dalle toghe rosse.
    E quindi di Maio prende la palla al balzo e cerca di fatto la crisi di governo senza darlo però troppo a vedere.

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