Bruciare un campo rom abusivo è “odio razziale”, condannati cittadini

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E’ evidente che la magistratura rossa è contro il popolo. Non solo non muovono un dito per sgomberare i campi nomadi abusivi (loro non prendono ordini dai ministri), ma se i cittadini esasperati dai furti e dalle violenze intervengono, vengono perseguitati.

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Quattro condanne, in Appello a Torino, per l’incendio appiccato dalla folla nel 2011 a un campo rom abusivo.

Le fiamme erano divampate nel campo dopo una manifestazione dei cittadini del quartiere periferico delle Vallette
contro l’insediamento.

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L’Appello ha confermato le condanne già viste in primo grado e, per alcuni imputati, anche l’aggravante dell’odio etnico e razziale.

Perché se bruci casa di Michele, ti danno un paio d’anni di carcere. Se invece bruci il camper di un Casamonica o la baracca di Mohammed te ne danno il doppio: è la famigerata legge Mancino, che discrimina gli italiani.

In un mondo normale la Consulta l’avrebbe già dichiarata da anni incostituzionale. Ma la Consulta è parte del problema: se non liberiamo l’Italia dal cancro rosso, non potremo mai essere liberi.