Bimbi colorati d’arcobaleno per il Gay Pride all’oscuro dei genitori

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Casalecchio di Reno, Bologna. Il giorno prima del gay pride, per addestrarli all’evento, in un centro estivo per bambini gestito da una coop, sono stati realizzati “laboratori di pittura e scrittura, letture orientate al mondo omosessuale”.

Il centro è gestito dalla Coop Dolce per bimbi fino a 5 anni.

I bambini hanno portato a casa cartelloni con le foto dei piccoli colorati di arcobaleno. Gay ad honorem.

“Oggi – si legge in uno dei cartelloni – ci siamo dipinti la faccia per festeggiare insieme il Gay Pride”.

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E poi lettura di ‘favole’ gender: “in cortile abbiamo letto ‘Buongiorno postino’ e ‘Piccolo uovo’ perché esitono tanti tipi di famiglie”.

Una mamma: “Mia figlia ha due anni e francamente credo e spero che non abbia riportato alcun trauma. Quando sono arrivata aveva la maglietta tutta colorata, disegni in fronte e sulle guance…. Dico solo che per fortuna non è nell’ età di capire…”.

E “buona parte di noi però pensa che trattare temi così sensibili senza chiedere un parere ai genitori sia inopportuno. Sono contenta della qualità del lavoro delle educatrici della Dolce – prosegue -, ma questa mi pare proprio una scelta sbagliata. E se la scuola aveva questa idea doveva comunicarcela, condividerla nel patto educativo e poi ciascuna famiglia faceva la sua scelta di conseguenza”.

Bizzarra la presa di posizione del direttore della coop dice che “ai nostri operatori dico sempre che sui temi etici dobbiamo tenere una distante attenzione” e quindi promette indagini. “Anche se – ha detto Pietro Segata – non credo che in questa festa si sia fatta pedagogia, c’ era magari l’idea di collegarsi a un evento di cronaca, col senso di attesa della parata che si era creato a Bologna”.

Ma infatti, Bologna era in trepidante attesa.