Tentativo di incendio contro una casa destinata all’accoglienza per finti profughi a Belmonte del Sannio (Isernia), ma le fiamme sono rimaste circoscritte al portone, danneggiato.
Il fatto è avvenuto a poco più di un mese da un altro incendio doloso in un futuro centro di accoglienza, ancora vuoto, a Pescolanciano (Isernia) i cui autori sono al momento senza nome.
La casa è in Piazza Risorgimento, in pieno centro a Belmonte: “Stamani – riferisce il sindaco Errico Borrelli – abbiamo notato le tracce lasciate dal fuoco, miste a un cattivo odore. Forse benzina. Sono arrivati i carabinieri di Agnone (Isernia) e i Vigili del Fuoco per i rilievi, oltre al proprietario della casa e il titolare della ditta che ha predisposto tutto per accogliere lì i migranti”.
A Belmonte c’è già un centro che ospita 16 fancazzisti da cui dovrebbero essere trasferiti 8 dei richiedenti asilo per alloggiare nella casa ora danneggiata: devono stare comodi.
“Nessuno dei miei concittadini mi ha espresso, palesemente, disappunto”, dice il sindaco.
Sarebbe servito a qualcosa?
In effetti sì, sarebbe servito eccome!
I cittadini dovrebbero contestare platealmente questi sindaci proni di fronte all’accoglienza di zulu clandestini.