Nel pieno del dibattito sull’immigrazione e gli zingari all’Europarlamento, durante il quale Kyenge si è scagliata contro Salvini e l’Italia, la Gardini ha preso la parola e ha reagito: “Sono sconcertata, stiamo strumentalizzando il dibattito europeo per delle tematiche italiane”.
“Cari signori della sinistra voi strumentalizzate. E’ una vergogna, Kyenge dica qualche volta grazie al Paese che l’ha accolta e che l’ha fatta ministro”. Non il Paese, un governo abusivo.
Kyenge non l’ha presa bene: “Non si deve permettere di arrivare qui a dire queste cose. Io sono una cittadina europea. Chiedo che vengano esaminate le sue parole”. Le parole di un eletto non possono essere ‘esaminate’, è un principio basilare della democrazia, non siamo in Congo.
Togliere la cittadinanza alla Kyenge.
Considerato che :
1)Cecile Kashetu Kienge è entrata clandestinamente in Italia
2)E’ stata supportata da ONLUS (!) che le hanno fornito supporto
logistico e documenti e attestazioni false (Art. 12 c.p. sul
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina)
3) Che la sua Laurea (!) e specializzazione (!!!) sono stati pagati
con pubblico denaro.
4)Che la sua ascesa politica e la sua protezione sono state un
vero e proprio “contratto” col PD in cambio della
sponsorizzazione del progetto dell’avvio e messa regime del
business dell’immigrazione clandestina attraverso cui il PD
ha foraggiato alla grande le sue Coop Rosse causando
perdite albilancio dello Stato pari a oltre 40 MILIARDI di €
dal 2012 al 1° semestre del 2018.
5) Che oggi, buttata fuori in malo modo dal consesso politico
Italiano, si ritrova (sempre per merito del PD) in Europa
a tentare di commettere ulteriori azioni in danno della
nostra Nazione (vedasi gli accordi sull’importazione dell’olio
tunisino, tantoper citarne uno) .
6) Che sia pubblicamente divenuta portabandiera del
sentimento antiitaliano rinnegando addirittura la sua
cittadinanza definendosi in sede parlamentare “cittadina
europea”
RITENGO CHE, PER QUANTO ESPOSTO, CI SIANO NON BUONE MA OTTIME RAGIONI PER REVOCARE LA CITTADINANZA A UN SIMILE PERSONAGGIO.
Resta solo uno scoglio da superare:
per l’applicazione e la sanzione delle Leggi violate da questa persona A QUALE MAGISTRATURA BISOGNEREBBE RIVOLGERSI ?
Bravo, Marcello!