Approvato decreto Dignità: stop Azzardo e Delocalizzazioni

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È arrivato ieri sera il via libera del Consiglio dei ministri al decreto Dignità.

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Tre i punti cardine la lotta alla precarietà: i contratti a termine passano dagli attuali 36 mesi massimi a 12 mesi, rinnovabili di altri 12 mesi a patto di indicare la causale. Le proroghe potranno essere al massimo 4 (contro le 5 attuali) e avranno un costo maggiore. Non si può essere precari a vita. Gli occupati di oggi, prima del Jobs Act erano considerati disoccupati: da qui le meraviglie statistiche dell’Istat.

Inoltre, gli interinali avranno le stesse tutele degli altri lavoratori e verranno disincentivati i licenziamenti senza gusta causa con indennizzi più alti rispetto alla normativa attuale.

Ci saranno sanzioni contro le delocalizzazioni, con multe per le aziende che decidono di lasciare l’Italia entro il termine dei cinque anni “dalla data di conclusione dell’iniziativa agevolata”. Insomma: se hai preso soldi pubblici, non puoi portare il lavoro all’estero. Tranne in Romania, perché è nella Ue e finché ci rimaniamo anche noi abbiamo le mani legate.

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Detto questo: senza una serie di dazi modulati su prodotti specifici, sarà impossibile proteggere il lavoro dalla delocalizzazione. O delocalizzano le imprese, o semplicemente vengono chiuse dalla concorrenza esterna.

Ottimo lo stop alle pubblicità sul gioco d’azzardo, come annunciato su Facebook dallo stesso Di Maio: “Ve lo avevo promesso, avevo promesso di fare una guerra al gioco di azzardo, alla burocrazia, al precariato, alle delocalizzazioni, l’abbiamo detto e l’abbiamo fatto”, spiega in un video il leader dei 5 Stelle, “Non voglio enfatizzare troppo però grazie al nostro decreto si disattiva il redditometro, lo spesometro prevede un solo adempimento a fine anno e basta – spiega – invece di quelle comunicazioni trimestrali, semestrali, e lo split payment non esiste più per i professionisti. Significa dare un po’ di liquidità in cassa”.

Un’altra ottima iniziativa del governo populista.