A massacrare Luca è stato un profugo: testa spaccata a pugni

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Si chiama Charles Opoku Kwasi l’immigrato africano che questa mattina ha ucciso, massacrandolo a pugni sulla testa, il 77enne Luca Toscano nell’ospedale di Sessa Aurunca.

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Una brutale aggressione che ha scatenato l’ira del ministro dell’interno Salvini: morire così non è degno di un paese civile, ha detto.

Il 31enne, ghanese come Balotelli, era ricoverato nel reparto di psichiatria, quando ha deciso di pestare a sangue l’anziano ex infermiere di Falciano del Massico senza motivo.

I PRECEDENTI – Il 31enne ghanese era stato bloccato la sera precedente a Castel Volturno da agenti della Polizia di Stato perché colto in stato di alterazione a danneggiare alcune auto parcheggiate in strada. Intorno alle ore 4 il suo arrivo in ospedale. Dopo poche ore, intorno alle 7 la brutale aggressione.

Il killer era stato già arrestato sabato scorso dai carabinieri quando era andato in escandescenza in un bar-tabaccheria di Destra Volturno. Il 31enne ghanese voleva infatti un pacchetto di sigarette senza pagare.

Si tratta di un richiedente asilo: nel 2013 gli era stato negato il permesso di soggiorno per motivi umanitari ma, come altri migliaia in questi anni, non era stato espulso.

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Coi barconi non abbiamo importato velociste, per quel che ce ne frega, ma pazzi scatenati.

«L’immigrazione positiva, pulita, che porta idee, energie e rispetto è la benvenuta. Il mio problema sono i delinquenti, come quello che ha ammazzato un italiano di 77 anni a Sessa Aurunca, preso a pugni da una di queste ‘risorse’ che ci dovrebbero pagare le pensioni. Perchè c’è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell’Inps, che dice che senza immigrati è un disastro. Ma ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici”. Questo il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

All’ospedale civile San Rocco sono accorsi anche i familiari della vittima increduli e straziati dal dolore per quello che è accaduto.

Un nonno non c’è più. E la colpa è tutta di chi ha traghettato questa bestia in Italia e di chi non l’ha cacciato.

Ora, Salvini, è il tempo delle espulsioni di massa. Basta buonismo e selfie con gli africani sorridenti.