Dopo il sequestro di Lifeline e il fermo del capitano della nave, ora Malta sequestra un’altra nave delle Ong. Non possono permettere più che vadano a pesca, toccherebbe a loro prendersi il carico.
Così tocca alla Sea Watch, altra ong tedesca.
“Alla richiesta di lasciare il porto – dove sostavano da giorni – apprendiamo che la nave è sottoposta a fermo. L’autorità portuale non fornisce motivazioni tecnico-legali. La riceviamo come una deliberata restrizione della nostra libertà volta a impedire l’attività di soccorso”. Dure le lamentele da parte di Pia Klemp, capitano del Sea-Watch 3: “La nostra nave ha una registrazione adeguata e ha il pieno diritto di battere la bandiera olandese. Saremmo la squadra di soccorso meglio equipaggiata e addestrata nell’area di operazione e non ci sono finora basi legali per giustificare la detenzione della nostra nave. Ci aspettiamo che le autorità ci permettano di navigare immediatamente”.
BREAKING Sea-Watch hindered from leaving port – Cpt. Pia Klemp: "While we are hindered from leaving port, people are drowning. Any further death at sea is on the account of those preventing rescue from taking place. Saving lives at sea is non-negotiable" https://t.co/NyzabSTtBD pic.twitter.com/WbLOb6XkjV
— Sea-Watch (@seawatchcrew) July 2, 2018
“Prendo atto del fatto che grazie all’orgoglio italiano anche Malta si è ricordata di essere un Paese sovrano e ha bloccato oggi la nave di un’altra Ong nei porti maltesi, quindi bene. Meno navi Ong ci saranno in giro, meno gente partirà e meno gente morirà”, ha detto Salvini.
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