Seehofer licenzia la Merkel: vertice Ue insoddisfacente

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Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer è molto critico sugli esiti del vertice europeo raggiunto da Angela Merkel sulla migrazione e riterrebbe i risultati non “equivalenti” alla misura dei respingimenti immediati al confine, che vorrebbe eseguire in Germania. Lo scrive la Dpa, citando fonti presenti al presidio della Csu a Monaco.

Seehofer, respinge anche la proposta della Merkel di inviare i clandestini registrati in altri Paesi nei cosiddetti centri “Anker”, ossia centri con obbligo di dimora, previsti dal suo masterplan.

“Mi dispiace degli equivoci, non abbiamo stipulato degli accordi”, ma vi è uno scambio “a livello politico”. Aveva detto in precedenza Angela Merkel, nel corso della consueta intervista estiva rilasciata alla Zdf, che andrà in onda stasera, rispondendo alle smentite che arrivano da Budapest Varsavia e Praga sugli accordi sui respingimenti più veloci.

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Dopo Praga e Budapest, che lo avevano già fatto ieri, oggi anche Varsavia ha smentito che vi siano “nuovi accordi per prendere richiedenti asilo da altri Stati europei”. Lo ha affermato la portavoce del governo in un tweet. È il terzo paese dell’elenco dei 14 citati dalla cancelliera Angela Merkel come partner europei che avrebbero un’intesa per accelerare le procedure di respingimento dei migranti registrati altrove.

Ha i giorni contati. Il capo della CSU la sta cuocendo a fuoco lento.

Intanto, visto che la Germania chiuderà le frontiere – con l’Austria a ruota – avere bloccato il traffico delle ong è essenziale. Ora dobbiamo iniziare a rimpatriare i clandestini. In massa.