Lifeline è tedesca, ma Germania rifiuta quota clandestini

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Premessa: i clandestini sulla Lifeline, in un mondo normale, verrebbero respinti in Africa.

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Detto questo, la nave e l’equipaggio sono tedeschi, i clandestini africani e sono stati caricati in Libia. Se non in Africa, quale Paese dovrebbe essere considerato responsabile? Esatto, la Germania.

Invece, è proprio il Paese che non vuole la sua ‘quota’ di fancazzisti caricati dai propri cittadini.

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L’imbarcazione dovrebbe attraccare alla Valletta. Per il momento ha ottenuto soltanto di entrare in acque maltesi. A bloccare tutto, il rifiuto di partecipare all’accordo per la ricollocazione dei clandestini, da parte del ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, che ha impedito finora alla Germania di accogliere una quota dei clandestini che si trovano a bordo della nave tedesca.

Per carità, fosse per noi via verso l’Africa. Ma se i vostri cittadini li hanno caricati: la responsabilità è vostra.

Il premier maltese Joseph Muscat si è detto disposto a “evitare una escalation della crisi umanitaria” soltanto a patto che l’Unione europea faccia la sua parte accogliendo i clandestini che si trovano a bordo. Solo cinque Stati europei (Italia, Malta, Francia, Portogallo e Spagna) hanno confermato la propria disponibilità. Manca il via libera della Germania.