Era rimasto colpito, Salvini, da quella lettera. Tanto da reagire poche ore dopo su Twitter. Dicendo che avrebbe voluto abbracciare Annarita Lo Mastro, mamma di David Tobini, paracadutista caduto in Afghanistan. In una guerra inutile. Una morte inutile, la sentiva la mamma, fino a che è arrivato Salvini, a difendere finalmente i confini.
Matteo Salvini aveva scritto: “Solo GRAZIE. Mi piacerebbe abbracciare questa mamma, e onorare col mio lavoro la memoria di suo figlio”.
“Sono Matteo Salvini…”. Inizia così la telefonata ricevuta da Annarita: “Mi ha colpito che non si sia definito ministro, ma con nome e cognome. Sono contentissima. È stata una telefonata molto semplice”.
“Mi ha messo fin da subito a mio agio, non ero abituata. Mi ha ringraziato per la lettera e io gli ho detto che ora il mio messaggio, dopo la telefonata di oggi, ha più valore perché è la prova che lui mantiene le promesse con i fatti”.
“Scherzando, ho detto al ministro che vorrei dargli un ‘pizzico’ per capire se è davvero reale oppure no. E mi ha promesso che ci incontreremo non appena tornerà dalla Libia per parlargli di ciò che vorrò”.
“Per il momento ci accontentiamo che un ministro ci abbia chiamati. Per questo, voglio ringraziarlo ancora una volta. Che un ministro mi chiamasse a casa, soprattutto con questa semplicità, non me lo sarei mai aspettato”.