Aquarius, Toninelli: “Non ho chiuso io i porti, è stato Salvini a vietare sbarco clandestini”

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“Non vi è stato alcun atto formale di chiusura dei porti italiani, ma è stata raccolta la disponibilità manifestata all’apertura del porto di Valencia da parte del governo spagnolo”. Lo ha affermato il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli in question time alla Camera parlando della vicenda dell’Aquarius, la nave con 629 clandestini rimasta per 8 giorni in mare prima di attraccare nello scalo spagnolo di Valencia.

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“Dopo aver tratto in salvo i 629 migranti la Guardia costiera italiana, trovandosi nelle acque di responsabilità maltese, ha richiesto un porto di sbarco a La Valletta, trattandosi del porto più vicino e sicuro. Nel frattempo analoga richiesta è stata effettuata anche per un porto di sbarco italiano; a questo proposito si evidenzia che l’articolo 83 del Codice della navigazione affida al Ministro interrogato il potere di limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili nel mare territoriale per motivi di ordine pubblico. In mancanza dell’assenso del Ministro dell’Interno, competente in materia di ordine pubblico, non sarebbe stato possibile per la Guardia costiera dirigersi verso alcun porto italiano, neppure in quelli delle città i cui sindaci avevano offerto la disponibilità all’accesso”.

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Comanda Salvini. Fatevene una ragione.

Il Pd attacca: “Nessuno dice quali erano questi motivi”. Ve li spieghiamo noi: voi non contate più una beata fava, il traffico sta per finire, i finanziamenti che le Coop vi triangolano con il business dell’accoglienza anche.