La confessione dell’Ong: «Dobbiamo vivere nel marciume»

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Il profilo di Soeren Moje è sparito all’improvviso dal sito ufficiale della famigerata Ong tedesca Lifeline, la cui nave batte, ufficialmente, bandiera olandese.

«La politica ha perso, è arrivato il momento di agire», aveva scritto sul profilo ufficiale dell’ong, prima che venisse rimosso, a seguito delle polemiche con il ministro dell’Interno Matteo Salvini:

Lui dal suo profilo ufficiale racconta: «Vivo in una roulotte con altri punk in Bassa Sassonia», prima di farci sapere che ha 31 anni (portati malissimo), che è vegetariano, che ama tanto tanto gli animali, che è antifascista e, soprattutto che ha una sua filosofia di vita ben precisa: «Io vivo secondo le mie regole». A casa tua, però.

E magari dovresti sapere che il fenomeno punk è stato tutto fuorché un fenomeno ‘global’.

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Joe Strummer leader dei The Clash e Jonny Rotten leader dei Sex Pistols hanno criticato i no global e l’immigrazione di massa. E sono in testa ad una lunga lista. Perché un fenomeno ribelle come il punk non può che essere ‘populista’.

Quanto a Moje, è solo uno dei tanti servi sciocchi della globalizzazione che giocano a fare i rivoluzionari coi soldi di papà. Prima sfasciavano le città, ora raccattano clandestini in Libia.

Vanno affondati. Perché anche noi viviamo secondo le nostre regole.

Tra le regole di Moje, si legge che di deve: «Rimanere ribelle, rimanere marciume». Ed è per questo che ci riempiono di clandestini: vogliono che anche noi si diventi marciume.

Adesso è sparito. Sarà tornato nella sua roulotte.