Acquarius: i soldi di Soros, il governo francese e i finanziatori segreti

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Ora che la nave Acqurius ha finalmente tolto le ancore, e starà lontana dall’Italia una decina di giorni, magari per non tornare perché, si sa, i viaggi per mare sono pieni di insidie, possiamo concentrare l’attenzione su chi sono.

Medici Senza Frontiere, che nel 2016 poteva contare su tre navi: la Dignity I, la Bourbon Argos e Aquarius. Oggi è rimasta attiva con la Aquarius attraverso SOS Méditerranée, che facendo onore al suo nome è una vera e propria agenzia viaggi per africani che vogliono venire in Italia.

E’ quantomeno interessante che tra i suoi fondatori compaia Bernard Kouchner, nel 2007 nominato ministro degli Affari Esteri da Nicolas Sarkozy, ovvero di quel governo che ha bombardato Muhammad Gheddafi e trasformato la Libia nel porto senza regole da cui oggi partono i barconi carichi di immigrati. Sarkò ha unito l’utile al dilettevole: ha scatenato la guerra per far sparire le prove dei fondi neri ricevuti da Gheddafi e, poi, dare il via all’invasione.

E così, in qualche modo, persone collegate a Msf sono al tempo stesso causa e cinghia di trasmissione della crisi migratoria.

Nel 2016 ha raccolto 9,7 milioni di euro dal 5×1000 (di cui 1,5 andati per la nave Bourbon Argos) e 3,3 milioni da aziende e fondazioni. Tra queste la Open Society Foundation di George Soros, lo speculatore apolide impegnato in prima persona nel grande progetto di Sostituzione etnica.

Non solo. Un po’ come accade tra i governi occidentali e la Goldman Sachs, la Open Society e Msf sono solite scambiarsi collaboratori: Marine Buissonnière, per 12 anni dipendente Msf, poi direttrice del programma per la Sanità pubblica di Soros e poi di nuovo consulente per le migrazioni della Ong. C’è anche lei sull’Acqurius.

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Per quanto riguarda, invece, SOS Mediterranee, l’ong francese con ramificazioni italiane e tedesche (tipica multinazionale del traffico umanitario), è stata fondata da Francis Vallat.

Il ‘nostro’ è presidente dell’European Network of Maritime Clusters, lobby europea del settore marittimo riconosciuta dalla Commissione Europea, e del Cluster Maritime Français, lobby creata nel 2006 per promuovere la marina transalpina che annovera tra i suoi membri anche la Marina Militare francese.

Francis Vallat è stato presidente della Shipowners Insurance Guarantee Company (SIGCO), leader mondiale del settore dei prodotti assicurativi e finanziari marittimi con sede alle Bermuda, noto paradiso fiscale.

Monsieur Vallat si è ufficialmente, ma essendo la sede alle Bermuda potrebbe non esserlo di fatto, dopo il servizio “Un mare di ipocrisia” di Report trasmesso da RAI3 lo scorso novembre.

Ricordiamo che lo stesso tipo di assicuratore era anche il signor Catambrone, che con Moas ha per anni traghettato migliaia di clandestini dall’Africa all’Italia.

Ora, risulta curioso che, improvvisamente, tutti gli assicuratori di navi fondino Ong che traghettano clandestini. Potrebbe esserci una spiegazione: dopo la caduta di Gheddafi erano i mercantili a dovere salvare i clandestini, perdendo tempo e soldi. Le assicurazioni dovevano pagare: troppo. E allora cosa meglio di creare organizzazioni che lo potevano fare direttamente e a costi irrisori, aumentando anche il flusso e così favorendo la sostituzione etnica? Soldi e il progetto di destrutturazione sociale si sono incontrati.

Ah, per chi fosse curioso di sapere chi finanzia SOS Med, nulla da fare. La lista dei finanziatori è secretata.