Salvini ha vinto una battaglia, ma la guerra si vince solo con il blocco navale

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La sinistra è nel panico dopo le mosse di Matteo Salvini. I radical chi hanno perso la testa dopo il blocco dei porti italiani alle navi delle Ong.

Intanto, però, a Catania è in arrivo la nave “Diciotti” della Guardia Costiera italiana con a bordo 937 clandestini prelevati in Libia: non inizieremo a scrivere ‘Mediterraneo centrale’ perché c’è Salvini ministro.

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“La chiusura dei porti non è mai stata all’ordine del giorno”. A puntualizzarlo è il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli che, parlando a Radio Capital, mette qualche puntino sulle i per chiarire le misure adottate dal governo per far fronte all’emergenza immigrazione. Un’emergenza che è ripartita con forza nell’ultimo fine settimana. “La lettera di Salvini è una totale fake news – ha dichiarato Toninelli – non esiste una lettera ma una mail inviata a Malta per chiedere di rispondere a un obbligo: salvare vite”. Quanto poi alla gestione delle prossime navi, ogni situazione è diversa. Dipenderà da dove i migranti sono stati salvati e da chi. Come spiega il Messaggero, il Viminale intende portare avanti, così come previsto dalle convenzioni internazionali, i soccorsi della Marina militare italiana solamente nell’area “Search and rescue”.

Sulle Ong Salvini ha invece chiuso i porti: “Poco cambia che la nave si chiami Aquarius o Sea Watch 3 – ha spiegato – vogliamo porre fine a questo traffico di esseri umani. Se ci saranno altre navi di altre Ong battente bandiera straniera faremo lo stesso ragionamento”.

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Al termine del vertice anche Toninelli ha rivolto un appello ai partner europei affinché, prima di modificare il Trattato di Dublino, seguano l’esempio della Spagna e “aprano anche loro i porti”. “Chiediamo di modificare le normative marittime internazionali – ha spiegato il ministro – è corretto che la stessa nazione di cui la nave è battente bandiera intervenga e non solo la guardia costiera italiana”. L’idea dell’esecutivo è che spetta ai Paesi da cui proviene la nave della Ong di turno farsi carico degli immigrati salvati. A far fede sarà quindi la bandiera dell’imbarcazione che interviene. Non solo. Secondo il Messaggero, Salvini vorrebbe convincere Bruxelles a permettere agli immigrati di presentare la richiesta di asilo “direttamente sulla nave”.

Quello che Salvini ha fatto in questi giorni, con i porti italiani dichiarati off-limits alle navi Ong, è una grande cosa. Ma non può essere la soluzione. Non ci saranno molti altri cuckold come Sanchez pronti a prendersi i ‘nostri’ clandestini.

E poi, che ce li portino le ong o le navi della guardia costiera cambia nulla. L’unica soluzione definitiva è il blocco navale: che questo avvenga con i mezzi della Marina o ‘prestando’ motovedette ai libici, non è importante. Importante è che non partano, e che vengano riportati indietro appena vengono intercettati.

Non esistono profughi africani in fuga dalla guerra in Siria. Ma spacciatori e prostitute che pagano per venire a rompere le palle in Italia. Vanno ricacciati indietro: ora. O mai più.