Orban plaude respingimenti Salvini: “Finalmente!”

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban entusiasta della posizione assunta da Salvini nella vicenda della nave Aquarius dei trafficanti umanitari di MSF.

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Ha detto, si tratta, di “un grande momento che potrebbe davvero portare cambiamenti nella politica europea sulle migrazioni”. La sua prima reazione quando ha sentito la notizia, ha detto, è stata “finalmente!”. E’ stato “così deprimente”, ha aggiunto, ascoltare per anni che le frontiere marittime dell’Europa non possono essere difese, al punto “che praticamente passa la voglia di vivere”.

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“Io capisco che gli italiani abbiano detto con il libero voto di volersi liberare dall’ondata di migranti. Se il nuovo governo italiano vuole, l’Ungheria, guidata da me che sono stato il precursore della fermezza in nome dell’Europa cristiana, è pronta a fornire a Roma il suo aiuto e la sua esperienza. Non certo per ripartire gli immigrati tra vari Paesi membri dell’Unione europea. No, siamo pronti ad aiutare gli amici italiani ad espellere gli immigrati“.
Il premier ungherese ha ribadito la sua posizione anti-immigrazione. “Capisco – ha detto – che vogliano liberarsi di loro, di quella gente che avrebbero fatto meglio a non far entrare. Capisco quanto sia difficile per loro realizzare l’obiettivo, ma non c’è ragione di farlo rovinando l’Ungheria“. Orbán ha quindi ribadito il proprio no a quote di ripartizione di migranti tra gli Stati membri dell’Ue. “Posso suggerire al nuovo premier italiano – ha aggiunto – di espellerli. E, se prenderà tale decisione, sappia che può contare sull’amica Ungheria, che è capacissima con la sua esperienza di offrire assistenza logistica e consigli agli amici italiani“.

Orbán poi ha commentato le parole di Steve Bannon, guru della campagna elettorale di Donald Trump: “È bene che Bannon abbia detto che io e Salvini stiamo reinterpretando la democrazia europea. Certo, non dimentichiamo che l’Italia è un grande Paese di sessanta milioni di abitanti. E noi siamo appena dieci milioni. Ma, siamo un Paese, benché piccolo, fiero, coraggioso e deciso a difendere la propria identità, la propria sicurezza e la propria cultura”.