Clandestini Acquarius verso Spagna con navi italiane

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L’obiettivo dei trafficanti Acquarius è non muoversi perché non vogliono perdere giorni di traffico umanitario.

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Ora l’importante e’ che il loro carico non finisca in Italia. Ma è folle che con la Libia a poche miglia debbano essere scarrozzati in Spagna: urge un blocco navale.

Per Medici senza Frontiere – che gestisce la nave insieme a Sos Mediterranée -, però, bisogna comunque far attraccare la Aquarius in un porto italiano. Nun ce provate, sozzoni. “MSF invita la sicurezza dei popoli a venire prima della politica”, millanta l’Ong, “L’opzione migliore sarebbe quella di sbarcare le persone salvate nel porto più vicino, per poi essere trasferite in Spagna o altri paesi sicuri per ulteriori cure”.

La sicurezza del popolo italiano, che è l’unica che deve interessare le autorità italiane, dipende dal tenere lontane le navi ong.

Intanto, il presidente del consiglio esecutivo della Corsica, Gille Simeoni, ha proposto di accogliere la Aquarius: “Carenza di viveri, cattive condizioni meteo e porto spagnolo troppo lontano”, ha scritto Simeoni in un tweet. Ma è stato seppellito da insulti, e se fossimo in lui non scherzeremmo con i notri fratelli italiani di Corsica.

Così come arrivano offerte da cuckold di diverse parti della Spagna: dai Paesi Baschi, da Navarra, ma anche le Isole Baleari, Estremadura e la Catalogna. Ragazzi, ce n’è per tutti se li volete.

Le cosiddette autorità stanno scherzando col fuoco populista. Un’onda che li seppellirà in tutta Europa: perché gli africani non possono stare in Africa?