L’affare Acquarius le ha fatte emergere: e galleggiano come la merda
Il governo populista ha un problema: i grillini rossi. Dopo il post rimosso del povero Nogarin e le manovre del collezionista di colf Fico, ecco un post che definire demenziale è fare un complimento a chi l’ha concepito:
“Ci piace sempre immaginare come sarebbe Torino con il mare. Oggi sarebbe ancora più bella perché se c’è il mare c’è un porto, e sono convinto che sarebbe aperto, anche perché il Consiglio comunale ha votato la Carta di Palermo”. Lo afferma su Facebook l’assessore ai diritti del Comune di Torino, Marco Giusta.
“La politica dell’immigrazione è da rivedere – sostiene l’assessore della giunta pentastellata -, ed è vero che è un business per alcuni, non tutti, e che dovremmo avere più corridoi umanitari o possibilità di spostarci più facilmente o poter fuggire per motivi umanitari ed è vero che queste nuove partenze sono probabilmente la misura del nuovo Governo per arrivare ad un accordo diverso ma no, tutto questo non si può fare sulla pelle delle persone”.
Marco Giusta è quello dei bambini ai gay e crimini simili. Uno che starebbe meglio nel PD che in un movimento populista.
Senza contare il delirio del ministro delle Infrastrutture, al quale Salvini ha imposto il blocco dei porti.
“Ringrazio lui come gli altri sindaci, la dimostrazione del senso di altruismo e di umanità dell’Italia, che non c’è’ ancora stato da parte di altri Paesi”, ha detto commentando il post (poi rimosso) del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che si diceva pronto ad aprire il porto della città alla nave Aquarius.
Demenziale. Come la proposta di dare il Nobel alla sostituzione etnica alla Marina, dell’altro ministro grillino Trenta.
E qui viene il problema: ci sono troppe zecche nel MoVimento. Scatti la disinfestazione.