Saviano sembra una maestrina che dà i voti in condotta: insopportabile
Visto che attaccare Salvini lascia il tempo che trova, anzi ottiene l’effetto contrario, lo scortato Saviano ha deciso di cambiare il soggetto del suo stalking. Obiettivo anche troppo evidente: dividere il M5s dalla Lega facendo leva sulla corrente sinistrata al cui capo c’è l’appassionato di colf.
Così Saviano si scaglia contro Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, “colpevole” di aver condiviso la scelta col ministro dell’Interno di chiudere i porti italiani alle navi delle Ong.
Nonostante la sicurezza interna sia competenza del Viminale, infatti, le autorizzazioni all’approdo sui porti italiani è questione di cui si deve occupare il neo ministro a cinquestelle.
Il quale oggi, in una nota congiunta firmata col leghista, aveva rivendicato la decisione perché “Malta non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati”.
Il primo ad attaccarlo è stato il capogruppo dem, Graziano Delrio, che dall’alto del suo partito in estinzione ha intimato a Toninelli di “non prendere ordini” dal collega Salvini, dimenticando che gli ordini sono nel Contratto.
Poi Saviano: “Su Salvini non avevo alcuna speranza – ha scritto su Twitter – ma Lei, ministro Toninelli, pensavo fosse almeno una brava persona. E voi, donne e uomini che avete portato il M5S al governo, volevate questo? Essere la ruota di scorta di un partito xenofobo? #umanitàperta #apriteiporti #Aquarius”.
Riuscirà il M5s a non cedere alla sua ala sinistrata? Se così non fosse, Salvini potrebbe decidere di fare saltare il governo. Alle elezioni travolgerebbe tutti.