Pamela, ora i Nigeriani chiedono il risarcimento per ingiusta detenzione

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Ci siamo. Lucky Awelima, il 27enne nigeriano accusato insieme a Desmond Lucky di aver partecipato all’omicidio e allo smembramento del cadavere di Pamela Mastropietro chiederà i danni ai contribuenti italiani per aver passato dal 10 febbraio al 24 aprile, giorno in cui gli è stato notificata una seconda misura cautelare per spaccio, oltre due mesi in carcere ‘ingiustamente’.

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E’ dei giorni scorsi, infatti, la notizia secondo cui il procuratore Giovanni Giorgio, a seguito dei risultati dei Ris e dell’esperto informatico, ha chiesto e ottenuto dal Gip la revoca della misura cautelare per Awelima e per Desmond Lucky in relazione alle contestazioni originariamente mosse in riferimento all’omicidio.

Quando l’avvocato Giuseppe Lupi, il legale di Awelima, entrerà in possesso dei documenti presenterà l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione.

Questo delinquente, perché di delinquente si tratta, ha vissuto anni in un hotel di lusso come richiedente asilo. Mentre spacciava. Ora ha l’ardire di chiedere il risarcimento perché qualche magistrato ritiene che non abbia fatto a pezzi Pamela con gli altri due. Nonostante le intercettazioni in carcere:

Intercettazione nigeriani: “Dai, vieni a stuprare Pamela”

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Pamela, nigeriani intercettati: “L’ ha tagliata, ha tolto il cuore: doveva farci il brodo” – VIDEO

Qualcuno scherza col fuoco. Il tribunale di Macerata è il nuovo porto delle nebbie.