Nave Ong con 232 persone a bordo verso Italia, Salvini tenta di respingerla: “Siamo sotto attacco”

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La nave Sea Watch, appartenente alla famigerata ong tedesca già sotto inchiesta per traffico umanitario e con a bordo 232 clandestini, ha ricevuto l’ok da parte del Viminale di attraccare a Reggio Calabria. E’ il primo sbarco autorizzato di clandestini in Italia da quando Matteo Salvini è a capo del ministero dell’Interno. La data fissata è per domani, sabato, intorno alle 8 del mattino.

La guardia costiera di Roma, su ordine del nuovo ministro, aveva chiesto a Malta, porto più vicino, di intervenire per mettere in sicurezza la nave, ma i maltesi si sono rifiutati, e cosi da Roma è partito l’ordine di dare assistenza alla nave. A quel punto, sempre la guardia costiera ha ordinato alla Sea Watch di fare rotta verso l’Italia con il suo carico.

“Una ong tedesca passa davanti a Malta, saluta e arriva in Italia: alcune ong fanno volontariato, altre fanno affari”, dice Salvini in diretta streaming dalla prefettura di Como. “Ma non è comunque possibile che Malta risponda no a qualsiasi richiesta di intervento, e così i migranti arrivano tutti in Italia”, aggiunge il ministro dell’Interno.

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Subito dopo il suo insediamento Salvini, saputo del prelevamento da parte della nave, aveva chiesto ai suoi collaboratori se era possibile non concedere l’approdo in Italia: “I nostri 232 ospiti”, si legge sul profilo Twitter di Sea Watch, “sono sempre più malati ed esausti”. “Hanno sofferto molto il mare grosso e navighiamo da più di 80 ore”, dicono da bordo. Poverini, soffrono il mal di mare.

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Sul regolamento che riguarda le ong che operano nel Mediterraneo, Salvini sostiene che così com’è non permette di “intervenire in maniera efficace“. “Stiamo lavorando su questo fronte”, ha aggiunto durante una conferenza stampa da Como. Secondo il ministro, “c’è un preciso disegno al limite delle acque territoriali della Libia per fungere da taxi“. “Io sono per la Nato. A cui chiediamo un’alleanza difensiva. Siamo sotto attacco“, ha poi aggiunto Salvini. “Ricordo anche tutti gli allarmi di infiltrazioni di terrorismo negli ingressi, l’Italia è attaccata da sud non da est. Chiedo che la Nato ci difenda”, ha detto il ministro.

Si, però ora le dirette streaming non servono più. Serve respingere i clandestini e le navi ong che li traghettano. Ovviamente non pretendiamo che Salvini risolva tutto in pochi giorni, e apprezziamo che abbia almeno fatto ‘sudare’ l’Ong per 80 ore, ma ora il tempo delle parole è finito: l’Italia è un tantino più grande di Malta, imponga ai maltesi di rispettare le leggi. Ancora meglio: imponga alle ong di non raccattare clandestini.

La gestione dei clandestini ha innescato anche una polemica tra Salvini e Marco Minniti. Stamattina, infatti, il predecessore del leghista al Viminale ha invitato l’attuale ministro a ridurre gli “i comizi” e a “pensare a lavorare”. Dichiarazione improvvida da parte di chi ha presieduto alla più grande invasione della Storia italiana dopo il periodo di Alfano: “Porto in dote anni di ritardi. Non è serio che mi dia lezioni chi ha lasciato in eredità un iter di tre anni, da quando viene presentata domanda di asilo – ha commentato Salvini – Minniti lo incontrerò a breve, lo ringrazio per il pochino che ha fatto e non per il tanto che non si è fatto”