Il giorno dopo il giuramento di Salvini a ministro dell’Interno, già avvengono i primi miracoli.
Evidentemente scosso dall’annuncio di ‘preparare i bagagli’, un clandestino tunisino si è presentato in questura a Bologna, di fatto arrendendosi: “Sono un immigrato irregolare, mi rimpatriate?”.
La polizia però lo ha arrestato: l’africano, infatti, era già stato espulso e rimpatriato nell’agosto del 2015 ed era rientrato in Italia nei mesi successivi nonostante l’obbligo di non tornare per i 3 anni successivi. Invece del rimpatrio, dunque, il carcere.
Protagonista di quella che speriamo sia la prima di una lunga serie di autodenunce, un tunisino di 32 anni.
A parte gli scherzi: uno dei modi migliori di cacciarli è farli sentire braccati.