Balotelli attacca Salvini e chiede lo Ius Soli, ministro lo asfalta così

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Anche oggi, la Gazzetta del Gossip ha un articolo a tutta pagina su quello che, a questo punto, crediamo sia il fidanzato segreto del direttore, che del resto ha un debole per la propaganda al meticciamento e all’omofilia. Con quale spruzzo di ‘lotta al sessismo’ bizzarramente intervallato da donnine nude perché nipoti del cugino del notto di qualche calciatore.

Il problema non è che qualcuno nato per caso a Palermo e poi affidato (ma non adottato) ad una famiglia di Brescia non è stato italiano fino ai 18 anni, ma che lo sia diventato dopo: Balotelli (Barwuah) non è italiano. E non è nemmeno un calciatore, è una propaganda vivente. Una cattiva propaganda.

Va fischiato su ogni campo. Soprattutto quando indossa, impropriamente, la maglia della Nazionale. E non è razzismo. E’ che non vogliamo sparire come popolo.

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La risposta di Salvini è ironica, e non ammette repliche: “Caro Mario, lo Ius Soli non è la mia priorità,né degli italiani. Buon lavoro e divertiti dietro il pallone”.
Così ha scritto su Facebook rispondendo al calciatore ghanese.

Semmai, la priorità è il ritorno allo ius sanuginis: prima che sia troppo tardi:

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