Il radical chic che sconvolge i radical chic: “Immigrati rubano il lavoro”

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E lui lo sa bene. Perché è uno di loro. Ma, a differenza loro, con un cervello ancora funzionante. Così Federico Rampini ha capito quello che qualunque massaia ha capito da anni: l’immigrazione è un danno.

E lo ha spiegato, tra un urlo disperato di Zucconi e l’altro, nel corso dell’ultima puntata di Piazza Pulita su La7. Con un j’accuse duro e spietato.

“Sulla globalizzazione la sinistra si è ormai appiattita sul pensiero unico neoliberista e non ha visto che stavano nascendo degli squilibri e delle storture inaccettabili”.

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“La sinistra radical chic vive nei quartieri dove si sta benissimo dove c’è ordine, sicurezza e l’immigrato è l’autista del taxi, il netturbino, il cameriere del ristorante. I ceti più poveri invece ci vivono a fianco, hanno l’immigrato clandestino come concorrente sul lavoro, perché anche questa è una cosa che si tende a sottovalutare: non è vero che gli immigrati vengono solo a fare i lavori che noi non vogliamo più fare, l’immigrazione viene usata per schiacciare i salari e sono tutte cose che la sinistra ha smesso di dire”.

“Se la sinistra continua a usare lo spread come criterio supremo, purtroppo dà ragione a chi dipinge la sinistra come establishment. E si appiattisce sul vincolo esterno e cioè il governo deve fare ciò che chiede Bruxelles o Berlino, butta via un patrimonio di critica dell’austerità germanica che è un patrimonio della sinistra”.

Tutte cose che le persone normali hanno compreso da tempo. Ma tutte cose che i radical chic – ormai l’unica classe che vota in massa il PD – non ha mai capito. Perché vive, letteralmente, in un altro mondo.