Poliziotto e video anti-Mattarella su facebook: «Non provatevi a punirlo»

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Poliziotto e video su facebook, Paoloni (Sap): «Ci auguriamo che il collega non venga punito. Libertà di pensiero anche per chi veste una divisa»

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«La polemica subito insorta è dovuta al fatto che il collega ha ritenuto di esprimere il suo pensiero indossando la divisa. Molti stanno polemizzando attraverso i social utilizzando anche pseudonimi, il poliziotto, invece, ci ha messo la faccia e lo ha voluto fare come devoto servitore dello Stato. Certamente forte lo strumento utilizzato per il messaggio, ma volutamente simbolico per dimostrare tutta la sua amarezza. Ora rischia per lo meno una censura disciplinare». È quanto dice a proposito Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).

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«Abbiamo il dovere di ricordare – aggiunge – che solo qualche mese fa il Prefetto Gambacurta con tanto di evidenza specifica del suo ruolo istituzionale, si era prestato per realizzare un video inserito poi nel programma di governo un partito politico. Ora sarà interessante comprendere se il Dipartimento utilizzerà lo stesso metro di misura anche con il poliziotto in divisa. Due pesi e due misure? Il collega – prosegue Paoloni – ha lecitamente manifestato una sua opinione e, la libertà di pensiero, è ancora un diritto garantito dalla Costituzione. Non si è schierato politicamente, quindi non dovrebbe temere alcuna azione nei suoi confronti. Purtroppo la storia ci insegna che in passato spesso si è seguita l’onda politica più favorevole del momento e la scure del Dipartimento si è abbassata. Per un episodio analogo, fu sospeso un collega in val di Susa, allo stesso modo, hanno tentato di tappare la bocca anche al nostro ex Segretario Generale Gianni Tonelli, ‘reo’ di aver denunciato la verità. Il libero pensiero è legittimo così come sancito dall’art. 21 Costituzione – e conclude – Ci auguriamo che non venga esercitata un’azione mossa da pregiudizio ideologico, solo perché dietro vi è una divisa».