Salvini marcia su Roma: “Vittoria o morte, elezioni o tutti a Roma”

Vox
Condividi!

Serata campale quella di ieri per Salvini. Prima ha reagito al veto di Mattarella nel suo comizio di Terni.

“Ringrazio il professor Conte, il professor Savona che ho scoperto oggi che non poteva fare il ministro per bocca di Mattarella perchè aveva osato criticare alcune norme dell’Ue. Siamo in democrazia, siamo un Paese libero? A qualcuno di voi hanno chiesto un parere su un ministro lussemburghese?”, è l’incipit del numero uno del Carroccio.

“Impeachment? Non entro nel merito di questi cavilli. Ci penso da domani. Ma Mattarella non mi rappresenta: ha rappresentato gli interessi di altri paesi, non degli italiani. Siamo una colonia tedesca o francese, siamo un paese occupato finanziariamente dai burocrati di Bruxelles”.

“Non capisco le dichiarazioni di Berlusconi: invece di dire mezza parola a difesa di un suo alleato, dice sostanzialmente viva Mattarella, viva la Merkel. Ora non voglio fare scelte affrettate, ma parliamo domani”.

Poi la reazione, sempre in diretta video, all’annuncio della scelta di Cottarelli:

Vox

Che brutta giornata per l’Italia e per la Democrazia.Era tutto pronto, anche io ero pronto a occuparmi di immigrazione e sicurezza, ma niente, qualcuno oggi ha detto NO.Il governo del cambiamento non poteva nascere, i Signori dello Spread e delle banche, i ministri di Berlino, di Parigi e di Bruxelles non erano d’accordo.Rabbia? Tanta. Paura? Zero.Cambieremo questo Paese, insieme.Io non mollo Amici, conto su di Voi.Prima gli italiani!

Posted by Matteo Salvini on Sunday, May 27, 2018

”Ma come? Cottarelli? Mattarella dà l’incarico a un uomo dei poteri forti, un signore del Fmi, proprio quel sistema dell’ordine economico mondiale che ci ha portato al disastro di oggi? E non andava bene Savona”. Quindi l’intervento di Salvini si fa più minaccioso: “Qualcuno ha deciso che la democrazia in Italia è sospesa, che il voto degli italiani non conta. I poteri forti hanno vinto una battaglia, noi vinceremo la guerra. Noi popolo, loro poteri forti, elite”.

“Vogliamo domani una data per le elezioni, altrimenti veramente andiamo a Roma. Dopo anni hanno gettato la maschera. Stavolta ci hanno fermato, ma non lo faranno la prossima volta. Insieme prenderemo la maggioranza per farcela da soli. I poteri forti hanno vinto una battaglia, noi vinceremo quella finale”, dice Salvini prima di lanciare un messaggio ai suoi elettori: “Andate a letto incazzati come lo sono io ma domani saremo al lavoro. Ce l’abbiamo messa tutta e andiamo in giro a testa alta, non ci arrendiamo. Caro presidente, la prossima volta non arriveremo con una lista di ministri, la prossima volta si parte perché ci sarà il voto di sessanta milioni di italiani. La prossima volta votare serve dieci volte tanto, sarà un plebiscito. O si vince o si muore, o si cambia o si scappa“.