La proposta della Lega, per la prima volta, trova d’accordo anche il nuovo alleato di governo, il M5s: reintrodurre la leva obbligatoria per insegnare ai giovani a diventare uomini di domani.
La proposta, firmata dal leghista Gianpaolo Bottacin, assessore alla Protezione civile della regione Veneto, prevede il servizio di leva obbligatorio per tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 28 anni, che dovrebbe durare otto mesi. I ragazzi potranno scegliere se impiegare questi mesi della loro vita impugnando un fucile oppure optando per il servizio civile. L’obiettivo? “Rinsaldare – si legge nella proposta – quel desiderio di appartenenza al gruppo che in molti ricordano conseguente al periodo vissuto con i commilitoni durante la leva”. E Salvini nel 2016 era stato chiaro: “Il modello è la Svizzera, dove un cittadino su due è armato e guarda caso i reati sono molti in meno rispetto all’Italia. Le armi le devi saper usare. Io reintrodurrei quattro mesi di servizio militare obbligatorio, così impariamo a sparare”.
Erika Baldin, consigliera del Movimento cinque stelle, ha detto infatti che “il servizio militare può essere utile per far maturare i ragazzi, che al giorno d’oggi ne hanno bisogno”. Secondo la proposta, il servizio civile o militare i ragazzi lo svolgerebbero (qualora venisse approvata la proposta di legge) all’interno della propria regione.
L’importante è che siano solo i cittadini di sangue, come nell’antica Grecia. Per questo è fondamentale che una legge simile venga abbinata ad una sullo ius sanguinis: altrimenti rischiamo di armare tanti piccoli Mohammed. E’ il motivo principale per il quale non esiste leva obbligatoria nelle società multietniche.
A questo punto si potrebbe anche pensare ad un richiamo di una settimana l’anno anche per gli adulti, sul modello dei riservisti della guardia nazionale americana.
D’accordo su tante proposte presentate in questo articolo, riarmare gli italiani, 4 mesi di leva invece di 12, ma tanto Salvini è stato affondato per cui non conta più 1 cazzo.