Giornali tedeschi ci attaccano: “Italiani scrocconi e fannulloni”

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Quando i tedeschi tentano di essere ironici, solitamente scadono nella volgarità.

Ma gli attacchi scomposti della stampa tedesca al nascente governo populista tradiscono un evidente nervosismo: i servi di Merkel stanno per lasciare le poltrone.

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Lo Spiegel, già noto per un’altra copertina volgare e poco riuscita:

Accusa contro gli italiani: “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale “dolce far niente” – scrive l’editorialista – e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più”.
Per l’autore le critiche al rigorismo tedesco sono un “ricatto”: “Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti – dice – l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo”. Per questo la Grecia rispetto all’Italia è una “bazzecola”.

Inutile dire che trattasi di idiozie economiche che raramente si sono lette tutte insieme. L’Italia non vive al di sopra delle proprie possibilità, è ingabbiata, con tutti gli altri, in una moneta fatta su misura per la Germania: e non che i tedeschi comuni si arricchiscano per questo, ad arricchirsi sono solo i grandi nomi dell’industria e della finanza. Quelli che, probabilmente, pagano l’articolista dello Spiegel.

Non solo. I contribuenti dei Paesi UE, Italia compresa, hanno pagato i debiti greci per un solo motivo: erano detenuti dalle banche tedesche che, altrimenti, sarebbero andate a gambe all’aria.

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Ma non è solo lo Spiegel. L’attacco al governo populista e alla reazione degli elettori al gabbio eurocratico, è da tutti i lati. Nella copertina dell’edizione del Frankfurter Allgemeine Woche, inserto del quotidiano tedesco, si vede un’Ape furgonata, con la bandiera italiana e i simboli di Lega e M5S, che si appresta a precipitare in un burrone. Titolo: “Mamma mia!”. Sottotitolo: “Perché l’Italia è la grande bambina problematica dell’Europa”.

Ma anche l’Economist, il quotidiano degli Elkann, in una vignetta, rappresenta il premier del “primo governo tutto populista dell’Europa occidentale” come Arlecchino nella commedia di Carlo Goldoni “Il servitore di due padroni”. E i “due padroni”, è ovvio, sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio (disegnati lì vicino che discutono).

Più volgare la Suddeutsche Zeitung, con una vignetta di un malato (l’Italia) nelle mani del dottor Peste (Di Maio) e del dottor Colera (Salvini).

Non vediamo l’ora di una vignetta di risposta firmata da Ghisberto e Krancic.