Roma: senegalese trascina preda in androne, era stato espulso per finta

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Mentre l’arresto del branco di bengalesi che ha colpito a Roma viene dato per imminente da un paio di giorni, gli stupri a Roma continuano. Un africano oggi ha trascinato una giovane donna nell’androne di un condominio per violentarla, solo le urla disperate della vittima l’hanno salvata: prima un passante, e altre persone, hanno bloccato il giovane che è poi riuscito a liberarsi, ma gli agenti nel frattempo arrivati sul posto, sono riusciti ad individuarlo ed arrestarlo.

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La donna è stata trascinata nel condominio e palpeggiata dall’uomo. Solo grazie all’aiuto di un passante, l’aggressore ha desistito e ha cercato di allontanarsi in direzione Batteria Nomentana. Le numerose chiamate al numero unico di emergenza e le dettagliate descrizioni dell’aggressore hanno permesso agli agenti del reparto volanti, arrivati sul posto, di rintracciarlo nelle vicinanze e di arrestarlo. Accompagnato al commissariato Porta Pia, è stato identificato in un senegalese 20enne, con a carico precedenti, anche per stupro. Portato nel carcere di Regina Coeli, dovrà rispondere del reato di violenza sessuale.

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In Italia non doveva più starci perché alle spalle ha un decreto di espulsione, ovviamente sulla carta.

Quando infatti l’hanno portato negli uffici del commissariato Porta Pia, hanno scoperto che si trattava di un clandestino. Non solo. Nonostante in passato avesse già violentato altre donne, era ancora in libertà. “Qualche giorno fa aveva dato fastidio ad altri passanti, ogni tanto chiedeva qualche spiccio – ha raccontato una della zona al giornale locale – noi donne abbiamo corso tutte un gran pericolo. Per fortuna la signora è stata aiutata, è riuscita a salvarsi e la polizia è intervenuta subito. Che questa volta, però, quel balordo resti in galera”.