Spara a 7 immigrati che lo rapinano: italiano a processo!

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Si difese, solo, da sette energumeni che lo stavano rapinando, sparando quindici colpi di pistola. A processo ci finisce lui. I sette immigrati si erano introdotti nella sua azienda, per rubare: ne ferì due.

Emilio Croce, settantuno anni, noto imprenditore vogherese, è a processo per tentato omicidio. Difendersi è reato nell’Italia del PD. Imputati nello stesso procedimento anche i due feriti: i romeni Florin Macarie di 45 anni e Daniel Perca di 27 anni, accusati di tentato furto: ma si sono anche costituiti parte civile, vogliono il risarcimento dall’uomo che volevano derubare.

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Era marzo 2014 quando Croce, a tarda sera, aveva notato movimenti sospetti attorno al capannone della sua ditta alimentare Industria vogherese budella e affini in via Crescente, nel rione Medassino. Secondo la ricostruzione dell’epoca degli inquirenti, si era appostato. Notando gli intrusi, e avendo già subito furti in passato, aveva sparato quindici colpi di pistola verso la banda. Macarie era stato colpito a una gamba e soccorso sul posto, invece Perca aveva ricevuto un colpo alla schiena e si era allontanato coi complici e poi era stato identificato successivamente.

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Croce, che è assistito dal legale Monica Marchini, per aver sparato, mentre i due con l’accusa di essersi introdotti nella proprietà per rubare: “Dai segni lasciati dai proiettili si può evincere come probabilmente siano andate le cose. Queste persone sono transitate su quel terreno e sono rimaste ferite dai colpi di pistola», ha ricostruito il difensore di Perca, l’avvocato Federico Molendini. Il processo proseguirà il 12 gennaio 2019. Quanto accaduto a Croce, non èil suo l’unico caso in Oltrepo. A maggio di quell’anno a Torricella Verzate, l’anziano Ernesto Cepellini aveva sparato a un ladro entrato nella sua proprietà, lo stesso ha fatto a marzo di quest’anno, a Casteggio, l’autotrasportatore Antonio Bonfiglio.

Urge una legge che legalizzi la difesa: sempre.