Milano, chiamano la figlia Blu: magistrato rinuncia a ricorso

Vox
Condividi!

AGGIORNAMENTO –

La Procura di Milano ha rinunciato a chiedere la rettifica del nome Blu dato dai genitori ad una bambina di quasi 5 mesi e, dunque, oggi il Tribunale civile milanese ha confermato il nome della piccola. Questo è un altro caso rispetto a quello emerso oggi sui media che riguarda un’altra bimba di circa un anno e mezzo sempre di nome Blu. L’udienza davanti al giudice civile per il secondo caso (in realtà pare ci siano anche altri casi di bimbe con lo stesso nome sempre pendenti in Tribunale a Milano) è fissata per giovedì prossimo. Da quanto si è saputo, tuttavia, il pm Luisa Baima Bollone, che nelle scorse settimane, su segnalazione dell’anagrafe del Comune di Milano, ha chiesto la rettifica con l’anteposizione di un nome femminile a Blu, dovrebbe nuovamente rinunciare al ricorso e così, pare, farà anche negli altri casi aperti.

Vox

Chiamano la figlia Blu ma il pm li convoca per rettificare il nome. I genitori di una bambina di un anno e mezzo sono stati costretti alla retromarcia dalla Procura della Repubblica di Milano: o cambiano il nome oppure, spiega la coppia stessa, «sarà il giudice a decidere il nome di nostra figlia».

VERIFICA LA NOTIZIA

La magistratura si rifà all’articolo 35 del Dpr 396/2000 in base al quale «il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso». «Considerato che si tratta di nome moderno legato al termine inglese Blue, ossia il colore Blu, e che non può ritenersi attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile – si legge nella lettera di convocazione in Tribunale – l’atto di nascita deve essere rettificato, anteponendo altro nome onomastico femminile che potrà essere indicato dai genitori nel corso del giudizio».

«Se giovedì non ci presenteremo con un’alternativa sarà il giudice a decidere per noi il nome di nostra figlia», spiega il papà, Luca. «Quando ci siamo presentati all’anagrafe per la registrazione ci avevano avvisato che poteva esserci il rischio di venir richiamati, ma ogni anno, secondo i dati Istat, ci sono circa sette Blu, in prevalenza bimbe. Non ci aspettavamo di dover cambiare nome un anno e mezzo dopo, quando ormai anche nostra figlia sa di chiamarsi Blu ed è scritto ovunque». La coppia cercherà di convincere i giudici, statistiche alla mano, che il nome all’Estero è già stato sdoganato.

Potevate chiamarla Azzurra.