Pd disperato si appella a Di Maio: “Non espellete clandestini”

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Pd e centristi attaccano il governo populista

“I Cinque Stelle non si arrendano al massimalismo della Lega sui migranti. No a espulsioni indiscriminate, soprattutto verso Paesi che non rispettano i diritti umani”. Lo afferma il senatore del Pd Edoardo Patriarca.

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“Non vogliamo che torni l`epoca dei respingimenti. Con noi al governo gli sbarchi sono calati in modo drastico, anche perché abbiamo incentivato la cooperazione internazionale e perché abbiamo stretto accordi con diversi paesi africani – continua Patriarca -. C`è ancora molto da fare, ma non si deve tornare a una politica che considera gli immigrati come dei nemici”.

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Sono calati perché c’erano le elezioni.

“Più che un contratto sembra un cesto in cui ognuno ha buttato dentro i suoi sogni, che per molti italiani corrispondono a incubi. Dopo anni di denuncia della partitocrazia scopriamo che i famigerati caminetti oggi si chiamano comitato di conciliazione al quale, tra l’altro, viene assegnato un incomprensibile potere di decisione sulle grandi opere pubbliche”. Lo dichiara in una nota Maurizio Lupi, ex Fi, ex Alfaniano e ora coordinatore nazionale del micropartito Noi con l’Italia.

“Di Maio annuncia un’era di pacatezza, equilibrio e senso del limite: definisce ‘conti della serva’ le valutazioni di osservatori indipendenti sulle coperture del contratto di governo e esibisce grandi risate per le preoccupazioni del Pd sui risparmi degli italiani #nuovoregime”, scrive su twitter il deputato del Pd, Andrea Romano, commentando le parole di Luigi Di Maio su Facebook.