Facebook ammette: “Censuriamo chi critica immigrazione”

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Aggiornamento – Contattato dal giornale francese Valeurs Actuelles, Facebook ha incolpato un errore di traduzione nella propria versione francese.

Molto più probabilmente, si tratta di un lapsus freudiano.

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Monika Bickert, direttore della politica dei contenuti su Facebook, descrive in dettaglio i mezzi messi in atto dal social network per censurare i contenuti condivisi dai propri utenti.

Tra le altre cose, dice: “Non permettiamo la critica delle politiche di immigrazione e gli argomenti per limitare queste politiche“.

Bene, questa è una evidente violazione dei diritti d’espressione dei cittadini italiani e di altri Paesi. La nostra Costituzione garantisce la libertà di parola. Facebook va regolato.