Ha abusato di una 13enne, mettendola incinta. Quasi tre anni dopo il suo carnefice, un richiedente asilo nigeriano, è stato condannato a tre anni di reclusione e al divieto di avvicinamento ai posti frequentati dai minori. Ma lui non si trova, perché hanno pensato bene di processarlo a piede libero.

Nell’estate del 2015 i due, un giovane nigeriano di 21 anni e una ragazzina africana di 13 anni, si sono conosciuti e scambiati prima il contatto Facebook, poi il numero di cellulare.

Il 21enne, sostiene il suo legale, ignorava la ragazzina fosse così giovane. Un paio di appuntamenti, poi il rapporto sessuale nella casa dove il 21enne era ospitato a spese degli italiani e la 13enne rimane incinta.

Giovedì si è concluso il processo con una condanna a 3 anni, e il divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori. Ma il condannato non si trova.