Sindaco Bologna dà bambino a due lesbiche, non conoscerà mai il papà

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Firmato, dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, l’atto illegale di registrazione di un bimbo nato nella città emiliana, nei giorni scorsi, e figlio di una ‘coppia’ di lesbiche.
L’inserimento nell’anagrafe bolognese ha visto il primo cittadino sottoscrivere, nell’atto, il riconoscimento da parte della madre biologica e della co-genitrice. “Sono sempre stato convinto che allargare i diritti serva per tutti – osserva Merola in una nota – per questo ho firmato questo atto di nascita come stanno facendo altri sindaci in Italia. Proprio perché, come sindaci, ci occupiamo della vita delle persone, ci è più chiara l’urgenza di aumentare i diritti in presenza di un vuoto normativo”.

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Quella di allargare i diritti somiglia tanto ad allargare un’altra cosa. In questo caso allargare i sedicenti diritti di due lesbiche restringe quelli di un povero bimbo a cui è negato per sempre conoscere il proprio padre. Anche questo è terrorismo. I sindaci che firmano questi atti illegali – a proposito voi magistrati dove cazzo siete? – sono complici del traffico di bambini. Sono terroristi etici.

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Nelle scorse settimane la registrazione all’anagrafe di figli comprati all’estero con l’atroce pratica dell’utero in affitto o con l’acquisto al mercato di sperma era avvenuto a Torino, dove era stata inserita nel registro una bimba figlia di due mamme e a Gabicce Mare, nel Pesarese, dove erano stati registrati due gemelli comprati da due gay.

I pervertiti sono al potere.