Presi con la droga, sono tutti profughi: una nigeriana aveva 52 ovuli

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Droga, un altro bliz addirittura in tre puntate. La Squadra Mobile ha proceduto a Capolona all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di 4 cittadini nigeriani, in Italia con un permesso di soggiorno per richiesta asilo. In manette anche un’ovulatrice nigeriana, anch’essa richiedente asilo, arrivata in treno ad Arezzo nella tarda serata di ieri.

È durata tutta la mattinata di ieri l’attività investigativa che oltre agli arresti ha portato al sequestro di oltre mezzo kilo di sostanza stupefacente e oltr 1500 euro in contanti.

Gli investigatori tenevano da tempo d’occhio due appartamenti in località Capolona nella disponibilità di alcuni cittadini nigeriani, emersi dall’attività investigativa come probabili spacciatori di eroina, sicché, dopo alcune ore di osservazione e monitoraggio dello stabile, per l’individuazione di tutti i soggetti ivi gravitanti, gli operatori della Polizia di Stato hanno dato inizio all’irruzione.

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All’interno del primo appartamento abitato da da A.U. S., nigeriano di 33 anni, i poliziotti hanno trovato 13 involucri di eroina per un peso complessivo di 50 grammi, occultati in una teiera appoggiata sul tavolo della camera da letto, oltre ad un involucro con 5 grammi di marijuana, 1185 euro in contanti in una giacca riposta all’interno dell’armadio e a diverso materiale per il confezionamento.

All’interno del secondo appartamento, speculare al primo sullo stesso pianerottolo, gli investigatori hanno trovato un’altra coppia di nigeriani, anch’essi in Italia per richiesta asilo politico, O.J. donna di 25 anni, e I.D. maschio di anni 23 con alcuni precedenti per spaccio. All’esito della perquisizione è stato trovato vario materiale per il confezionamento e 10 grammi di eroina confezionata in 3 ovuli oltre a 420 euro in contanti. I.D. è stato trovato con 5 telefoni cellulari, che sono stati subito oggetto di un’approfondita attività investigativa. Quest’ultima ha permesso nell’immediato di fermare e identificare un cittadino marocchino che nel frattempo era arrivato alla stazione di Capolona per acquistare eroina.

L’attività investigativa della Squadra Mobile però non si è conclusa qui. Si aveva notizia dell’arrivo in treno nella tarda serata di un corriere con un carico importante. Ed infatti alle ore 20:30 circa è stata individuata alla stazione di Arezzo un’altra cittadina nigeriana, E.B. di anni 23, che all’esito della perquisizione personale è stata trovata con 52 ovuli di eroina nascosti nel doppiofondo della borsa per un peso complessivo di oltre mezzo kilogrammi. La donna proveniva da Roma ed è anch’essa titolare di un permesso per richiesta di asilo.

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Controllato a Capolona anche un altro cittadino nigeriano visto uscire dagli appartamenti prima dell’irruzione, O.A. di anni 23 anch’esso con permesso per richiesta asilo, il quale alla presenza dei poliziotti ha dimostrato notevole nervosismo e che è stato trovato con 3 involucri di eroina nascosti nel retto per un peso complessivo di 30 grammi. Il sequestro è stato possibile all’esito degli accertamenti radiologici svolti presso l’Ospedale di Arezzo nella tarda serata di ieri.

E quindi siamo ancora a finti profughi nigeriani che delinquono. Le Ong e il PD sono al servizietto della Mafia Nigeriana.

“L’aggressione domenica ad un poliziotto su un treno in Lombardia da parte di una gang di richiedenti asilo nigeriani – che, oltre al danno della violenza hanno aggiunto la beffa del rivendicare il loro status di impunibili in quanto ‘siamo profughi e non ci potete fare nulla’ – conferma la necessità di dare una stretta a questo circo miliardario dell’accoglienza dei falsi profughi cominciando proprio dai nigeriani”, lo spiega Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda.

“Falsi perché i nigeriani che non scappano da nessuna guerra, considerando che anche il loro presidente della Repubblica li ha più volte invitati a tornare in patria aggiungendo che quelli che partono sono soprattutto delinquenti, falsi perché i nigeriani non hanno il minimo requisito per essere considerati rifugiati e questo lo dicono le statistiche relative agli esiti delle domande di accoglienza: nel 2016 su 15.616 domande di asilo presentate da nigeriani appena 439 hanno ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato e si trattava quasi sempre di donne o minori”, prosegue Grimoldi.

Che spiega: “Appena il 2,8% di rifugiati, appena 439 casi mentre il rimante 97,2%, gli altri 15.174 non sono stati considerati profughi: bastano questi numeri per definire i nigeriani falsi profughi? Bastano questi numeri per chiedere al prossimo Governo, al prossimo ministro degli Esteri, di attivarsi subito con la presidenza della Nigeria per rimpatriare questi clandestini che stiamo inutilmente mantenendo a 1100 euro al mese e che per di più in molti caso delinquono o uccidono come purtroppo è accaduto a Macerata, dove le bestie che hanno fatto a pezzi la povera Pamela erano tutti nigeriani entrati come richiedenti asilo? Basta, via i nigeriani, via i clandestini spacciati dalla sinistra per falsi profughi”.