1,5 milioni di euro per mantenere 40 profughi

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La gestione dei servizi Sprar a Ceccano, Ciociaria – piano di colonizzazione concepito dal governo PD – è stata ufficialmente affidata alla cooperativa sociale “Antea”. Il contratto durerà tre anni. Il governo abusivo già è proiettato nel futuro.

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L’aggiudicazione definitiva è scattata con la determina n. 684/2018 del Settore comunale “Servizi sociali”, che ha accertato la sussistenza di tutti i requisiti dichiarati dall’unica concorrente e vincitrice dell’apposita gara a evidenza pubblica. “Antea”, pertanto, è pronta a siglare entro sessanta giorni un contratto d’appalto da 1.531.436 euro, che saranno notoriamente finanziati dal Ministero dell’interno con le risorse del Fnpsa (Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo) ottenute dall’amministrazione Caligiore presentando il piano curato dall’assessore all’integrazione socio-culturale Fiorella Tiberia.

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Una volta sottoscritto l’accordo, per l’accoglienza dei migranti, i quaranta richiedenti asilo saranno affidati alla cooperativa Antea che garantirà loro (trentuno uomini e nove donne) vitto, alloggio, biancheria, prodotti per l’igiene, iniziale diaria, seguenti bonifici mensili e altre prestazioni: l’insegnamento della lingua italiana agli adulti, il diritto di studio ai minori, la mediazione linguistico-culturale, l’orientamento ai servizi, l’inserimento lavorativo e legale e la tutela psico-socio-sanitaria.

A occuparsene sarà una equipe multidisciplinare composta da un coordinatore, un assistente sociale, un avvocato, uno psicologo, cinque operatori, tre mediatori linguistici e, se si riterrà necessario, un gruppo aggiuntivo di tirocinanti, stagisti o volontari. Il comune di Ceccano, dal canto suo, gestirà la banca dati, supporterà i rapporti interistituzionali, monitorerà iniziative e strutture e, previa verifica, approverà la rendicontazione.