La situazione è sempre più fuori controllo nel paradiso multirazziale sudafricano.

I manifestanti hanno bloccato l’accesso agli ospedali nella provincia nord-occidentale del Sud Africa, minacciando di bruciare i medici che cercano di accedere al loro posto di lavoro per curare i pazienti. Minaccia non vuota, visto i brutali omicidi di farmers bianchi di questi anni: una vera e propri epidemia di violenza.

BusinessDay riferisce che i manifestanti hanno bloccato l’accesso all’ospedale Potchefstroom. I medici che cercavano di accedere all’ospedale sono stati minacciati di venire bruciati.

Tanto da costringere l’invio di medici militari per rispondere alle emergenze.

I membri dell’Unione nazionale della sanità, dell’educazione e dei paramedici sono rimasti in sciopero nella provincia da febbraio. Il sindacato dice che è stanco della corruzione nel settore sanitario e della carenza di personale medico negli ospedali. E hanno ragione: è l’effetto negli anni della fine dell’Apartheid.

Che non era razzismo, era legittima difesa e protezione della civiltà dal caos.