Ieri:
200 africani impediscono arresto clandestino, agenti costretti a ritirarsi
Questa mattina la polizia tedesca è tornata in forze e ha preso d’assalto il centro profughi nel quale i rivoltosi si erano asserragliati, arrestando numerosi richiedenti asilo del centro che si erano resi protagonisti delle violenze.
Negli scontri feriti tre poliziotti e alcuni immigrati che si erano lanciati dalle finestre del centro per sfuggire all’arresto. Secondo le cifre fornite dalla polizia, nei centri di prima accoglienza della zona sono ospitati circa 500 richiedenti asilo, nella maggior parte provenienti da Paesi africani. Tutti sbarcati in Italia.
🆘‼👮♂️🔥 #Germany: Police were forced to release a Togolese deportation detainee on Monday by 200 Congolese in #Ellwangen (refugee home). The police returned with several hundred police officers on Wednesday, restoring order and arrested many of the illegal rioters! pic.twitter.com/dEaFQLB0XV
— Onlinemagazin (@OnlineMagazin) 3 maggio 2018
Un ospite del centro di Ellwangen, che si è presentato come il togolese che doveva essere espulso, ieri aveva raccontato alla Bild la sua versione dei fatti di lunedì: «La polizia ha tentato già in febbraio di espellermi. La Germania dice “welcome” a noi rifugiati e con ognuno mostra pazienza. Ora sono venuti per la seconda volta. I miei fratelli sono accorsi in mio aiuto, per non farmi portar via».
