Svizzera: ogni ‘profugo’ costerà altri 15mila euro

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L’Agenda integrazione elaborata da Confederazione e Cantoni svizzeri e presentata oggi a Berna è una marchetta all’invasione simile a quelle andate in scena in Italia. Del resto la follia xenofila è ormai una patologia diffusa in tutto il continente.

Costo dell’operazione: 132 milioni di franchi (110 milioni di euro) supplementari l’anno a spese della Confederazione, ossia 18 mila franchi per persona (15 mila euro), 12 mila in più di adesso.

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L’Agenda integrazione si pone come obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità delle persone che possono restare: si stima che il 70% di costoro in età lavorativa possa integrarsi in modo duraturo nel mercato del lavoro e provvedere quindi ai propri bisogni e a quelli della loro famiglia a lungo termine, indica una nota odierna del Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) e del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

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“Si stima che”, e anche le stime dicono che il 30 per cento non potrà mai lavorare. Figuriamoci la realtà.