L’Inghilterra è caduta: un pakistano ministro degli Interni

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Gli inglesi non si sono arresi alla V2 naziste, ora le loro élite hanno firmato la resa incondizionata all’invasione.

Nella notte si è infatti dimesso il ministro dell’Interno britannica Amber Rudd, da giorni al centro delle critiche dei media di distrazione di massa per lo “scandalo” denominato “Windrush”: in sostanza voleva espellere troppi neri.

La vicenda “Windrush” riguarda migliaia di immigrati caraibici arrivati nel dopoguerra, la prima ondata pretesa dalle élite britanniche per abbassare il costo del lavoro. Ondata che è riconducibile al famoso discorso del patriota inglese Powell:

Enoch Powell, per la prima volta alla BBC il suo discorso “Fiumi di sangue”

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Alcuni di loro avevano la nazionalità britannica, perché nati in periodo coloniale. Ma quelli che non hanno mai chiesto la cittadinanza, erano ora a rischio di espulsione se non avessero portato prove per ogni anno di presenza nel Regno unito.

Ma la resa incondizionata della May, che è in teoria premier di un partito di destra, è tuta nella nomina del suo sostituto: un pakistano. Tal Sajid Javid.

In pratica, si occuperà di immigrazione un immigrato.

Il tradimento dell’élite inglese rispetto al proprio popolo è totale: hanno votato la Brexit per avere meno immigrati, se ne ritrovano uno agli Interni.

E’ come se il Pd nominasse un redivivo Pacciani all’Infanzia. Il che non sarebbe da escludere.

Inutile notare l’accelerazione del degrado etnico in corso in tanti paesi europei. A questo porta lo ius soli.